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martedì 22 gennaio 2013

bosco


a volte è come sentirsi persi nel bel mezzo di un bosco fitto, e attorno null altro che tronchi e tronchi gemelli l un dell altro e fitta vegetazione buia e ostile. ombre e  marroni e verdi scuro di foglie d edera strette su cortecce ormai morte, tappeti di foglie cadute zuppe di scivolosa umidità.
a volte è così. sembra di guardarsi attorno e non vedere altro che passi vuoti senza una meta, senza una prospettiva.
e subito è la paura e come lucciole in un barattolo ci si gira e volta nella frenetica ricerca d uno spiraglio di luce....

altre volte...
fermati e osserva.
tronchi e tronchi nessuno è uguale all atro.
l edera si stringe attorno a rami che già sembrano voler dar vita ai primi germogli di un anticipata primavera.
il buio attorno non è per nulla fitto...e il silenzio, oddio, sembra tanto bello quanto irreale. un inspiro di fresco che scorre lungo la gola come acqua sorgiva in un giorno di calda estate....

le dita sfiorano le cortecce umide, morbido muschio d un verde acceso.
i rami spogli disegnano arabeschi intricati e splendidi contro un cielo d un azzurro quasi accecante....

i passi si posano su tappeti morbidi di fogliame, uno dopo l altro...e nella mente un solo singolo pensiero...

gratitudine.

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